Libro d'amore attribuibile a Giovanni Boccaccio

Volgarizzamento del De Amore di Andrea Cappellano. Testi in prosa e in versi.

Edizione critica a cura di Beatrice Barbiellini Amidei

Il volume presenta l'edizione critica e commentata, a cura di Beatrice Barbiellini Amidei, dell'elegante volgarizzamento fiorentino del De Amore di Andrea Cappellano, il più noto trattato medievale sull'amore. Tramandata da quattro manoscritti, l'opera appare, secondo l'approfondita analisi della curatrice, attribuibile a Giovanni Boccaccio. Il volgarizzamento, già pubblicato nel 1947 da Salvatore Battaglia facendo riferimento al ms. Riccardiano 2318, quattrocentesco e deteriore, è ora edito sulla base del trecentesco ms. Riccardiano 2317. Completano il Libro d'Amore, come è definito dallo stesso autore, alcuni notevoli testi in prosa e in versi, in parte inediti, e qui integralmente pubblicati. Si tratta di un raro campionario di letteratura cortese composto da due lettere amorose, una ballata dubbia dantesca a cui si aggiungono due stanze e un commento epistolare, quattro sonetti manieristici, una lode amorosa in forma di lettera ispirata al linguaggio biblico e un congedo al lettore con echi classici e romanzi in cui si richiamano la compassione femminile e il «mezzano» tra la donna e l'amante. Ne risulta nel complesso un Libro riconducibile a un unico autore, con rilevanti elementi linguistici, contenutistici e metrici a favore della paternità boccacciana.

Approfondimenti

Recensione di Silvia De Bellis
In «Medioevo Latino», XXVI, SISMEL, Edizioni del Galluzzo, 2015, p. 37.

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