Nuovi testi pratesi dalle origini al 1320

A cura di Renzo Fantappié. Con la premessa di Piero Fiorelli.

Sono qui pubblicati tutti quei testi pratesi in volgare dalle origini all'anno 1320 che sono rimasti fuori da precedenti raccolte ( e che anzi, tranne poche eccezioni, sono inediti). La maggior parte di essi sono contenuti nei registri dell'Archivio di Stato di Prato; altri altri si conservano nell'Archivio storico diocesano, nella Biblioteca Roncioniana di Prato, nell'Archivio di Stato di Firenze e in quello di Pistoia.
I testi non compresi sono quelli anteriori al 1306 già editi ed illustrati da Luca Serianni e da Arrigo Castellani.
La raccolta è divisa in due parti di varia natura e consistenza. La prima contiene una serie di testi volgari (in prosa, salvo uno in versi), composti da notai e scrittori pratesi (ma con poche e motivate eccezioni) fra il 1128 e il 1320 da notai e scrittori in parte pratesi, in parte legati a Prato non per la lingua usata e neppure per la nascita, ma per l'esercizio di un pubblico ufficio, come ed esempio i notai forestieri al seguito del podestà o del capitano.

Dalla Prefazione

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