Severina Parodi

Cose e parole nei "viaggi" di Pietro Della Valle

Se nei Viaggi troviamo il «diario e la storia» dell'uomo Pietro della Valle, se le sue «lettere sono amenissime», il senso di meraviglia nasce da qualcos'altro. Forse dalla straordinaria vitalità, dall'inesauribile capacità di interesse di questo viaggiatore, per il quale esistono apparentemente cose tanto insignificanti da non valer la pena di essere riferite. E così, accanto alle serie dissertazioni sulla politica di Abbas il grande, sui conflitti che oppongono cristianità e mondo islamico, sciiti e sunniti, Spagna e Inghilterra per il possesso dei ricchi mercati del Medio Oriente; accanto alle descrizioni di luoghi, città e monumenti e alle osservazioni sugli usi, i costumi, le religioni ed i loro riti, c'imbattiamo più spesso che no in puntuali descrizioni delle più svariate cose: dalla foggia dei vestiti, alle qualità e colori delle stoffe, dai gatti persiani ai sistemi di aerazione delle case.

Dall'Introduzione.

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