Questo articolo prende in esame la ricezione da parte della comunità scientifica della Grammatica storica dell’italiano e dei suoi dialetti di Gerhard Rohlfs, opera che l’editore il Mulino ha recentemente ripubblicato (2021), corredandola di saggi introduttivi a ciascuno dei tre volumi. Sono passate in rassegna le principali tappe della genesi e dell’accoglienza dell’opera, con particolare attenzione al passaggio dall’edizione tedesca (Franke 1949-1954) alla seconda edizione e traduzione italiana (Einaudi 1966-1969). La prima parte dell’articolo si concentra sulla formazione e sul metodo del Rohlfs e sull’impostazione dell’opera. Seguono esempi specifici e studi di caso che fanno luce sulla dialettica tra aspetti tradizionali, aspetti innovativi e la capacità del Rohlfs di cogliere regolarità linguistiche anche con gli strumenti teorici disponibili al suo tempo.