Il linguista ha sempre preferito occuparsi di fenomeni fonetici, morfologici e sintattici più codificati e codificabili anziché perdersi nella giungla dei problemi lessicali. La mancanza di documenti "ad hoc" ha definitivamente scoraggiato l'impresa. D'altra parte le indagini sul lessico antico, soprattutto relativo alle arti e ai mestieri, richiedono un continuo sconfinamento in campi diversi da quello linguistico e solo relativamente recente è lo studio delle arti cosiddette minori e della cultura materiale condotto con criteri scientifici e non divulgativi e amatoriali.
Mentre le attuali crescenti esigenze di catalogazione del patrimonio artistico italiano mostrano sempre più evidente la necessità di recuperare il contesto storico in cui ogni oggetto è stato prodotto, contesto che non può tener conto dell'aspetto lessicale, manca ancora in Italia un linguaggio unitario di descrizione relativamente sintetico ma preciso e che soprattutto sia normativo e storico nello stesso tempo.
Il glossario non ha certo pretese di esaustività e vuol essere solo l'inizio di un tentativo di lavoro diverso, con tutti i pregi e soprattutto difetti degli esperimenti; è innanzitutto un indice delle parole riguardanti i soli prodotti contenuti negli inventari del secondo volume di quest'opera.
Le parole sono lemmizzate nella forma in cui si trovano nei documenti. Si è cercato di fornire un'indicazione iconografica perché il glossario non fosse solo un cimitero di parole disusate. Tali riferimenti tuttavia sono stati forniti soprattutto in casi di tipologie meno note e in ogni caso sono da considerarsi puramente indicativi.
Dall'Introduzione
I due volumi degli Avvertimenti della lingua sopra ’l Decamerone di Lionardo Salviati (Venezia 1584,...
Il libro di Dalila Bachis offre un censimento delle grammatiche scolastiche dell’italiano (spesso co...
Il Vocabolario del dialetto napolitano (1891) di Emmanuele Rocco rappresenta il primo vero tentativo...